
le Da alcuni anni le candele in cera di soia stanno vivendo un vero e proprio boom sul mercato, in particolare tra le candele profumate, dato che rappresentano un’alternativa ecologica a quelle realizzate in paraffina.
Le candele in cera di soia non sono, però, un’invenzione così recente come si potrebbe pensare. Esistono infatti da circa trent’anni, da quando Michael Richards, un fabbricante di candele, dopo svariati anni di esperimenti, mise a punto la formula della sua cera di soia e ne depositò il brevetto nel 1991.
Quali caratteristiche le rendono così amate e apprezzate? Vediamo insieme cinque aspetti che (forse) non conosci.
Le candele in cera di soia sono in cera vegetale
Il metodo tradizionale nella preparazione delle candele prevede che venga impiegata la paraffina, un prodotto molto comune, economico e facilmente reperibile, derivato dallo scarto della lavorazione petrolifera.
La cera di soia è, invece, un materia vegetale al 100%. La cera è, infatti, ottenuta dai fagioli di soia che dopo la raccolta vengono sgusciati, disidratati e compattati in fiocchi, per ottenere prima l’olio e poi, dopo un processo di idrogenazione, una sostanza grassa e solida.
Le candele realizzate con cera di soia (se proveniente da coltivazioni biologiche, non Ogm e non intensive) sono, quindi, un’alternativa completamente vegetale alle candele di origine chimica e sono ottenute da risorse non inquinanti, rinnovabili e sostenibili per il pianeta.



Le candele di soia sono biodegradabili
Essendo di origine vegetale, la cera di soia è anche biodegradabile e facile da ripulire con semplice acqua calda, sia dai contenitori che dalle superfici. Se per caso ti è capitato di dover rimuovere della cera di paraffina da un tappeto, sono certa che capirai e apprezzerai la differenza!
Le candele alla cera di soia non inquinano gli ambienti domestici
Quando si parla di inquinamento di solito si pensa a quello che colpisce l’ambiente esterno, cioè lo smog. È più difficile che si pensi, invece, all’inquinamento domestico. Sai che anche i fumi rilasciati dalla combustione di alcune candele possono liberare nell’aria sostanze fortemente irritanti e inquinanti? Se sei fra quelle persone che amano tenere le candele accese per molte ore al giorno è molto importante che tu scelga delle candele a basse emissioni di CO2.
Le candele in cera vegetale, e quelle in cera di soia in particolare, hanno la caratteristica di essere meno “fumose” rispetto a quelle in paraffina. La loro combustione produce meno fuliggine e quindi immette meno CO2 nell’atmosfera, contribuendo notevolmente a ridurre l’inquinamento domestico e a mantenere più pulite le pareti e gli oggetti presenti in casa.

Le candele in cera di soia hanno una durata imbattibile
Le candele in cera di soia hanno una durata davvero eccezionale. Una volta accese, durano anche fino al 30% in più delle candele in paraffina, mantenendo fino alla fine performance altissime nella diffusione della fragranza. Per questo motivo, anche se costano un po’ di più rispetto a quelle di derivazione petrolifera, sono senz’altro un investimento migliore.
Le candele con la cera di soia profumano di più
Le candele con la cera di soia hanno un punto di fusione più basso rispetto alle candele in paraffina. Questo fa sì che si formi una quantità maggiore di cera liquida attorno allo stoppino, ed è proprio da qui che la fragranza si diffonde, con un’intensità maggiore rispetto alle cere tradizionali.

Candele in cera di soia o di paraffina, tu cosa scegli?
Spero che adesso tu abbia le idee più chiare per decidere in che modo profumare le tue giornate. Anche l’acquisto di una candela, infatti, può essere compiuto con consapevolezza e avere un impatto positivo sulla nostra salute e sull’ambiente.
Se, invece, sei un’appassionata delle candele profumate fai da te, sappi che anche lì non è tutto oro quello che luccica. E presto ti spiegherò perché.
Virginia dice
Non si finisce mai di imparare!!
Brava sestra!!!
❤️❤️❤️❤️❤️
Ester Todde dice
Grazie mille!😘